Extra: Fronte del porto

A sorpresa, all'antrasatta, cacchio cacchio tomo tomo come direbbe De Filippo, c'è scappato il cinerofum.
La sensazione che Fronte del Porto lascia è quella dello stucco. CAPOLAVORO. Il film del 1954 ha vinto 8 Premi Oscar.
Sin dai primi fotogrammi il regista cerca di far entrare lo spettatore, a mio parere riuscendoci, nella visione del personaggio di Terry (M. Brando). Personaggio che ha contatti con la malavita (ma solo perchè è il fratello di Charly braccio destro del Boss),duro, scontroso, ex puglile mai arrivato all'apice del successo, se vogliamo anche sfaticato, questo personaggio pian piano si ammorbidisce grazie all'aiuto di una ragazza (sorella di una vittima del raket portuale) e di un prete devoto alla causa dei lavoratori.
Il film sta nel mezzo di quest'evoluzione, passando da scene memorabili in cui Brando beve da un boccale di birra con una mano insaguinata e nell'altra una pistola, oppure quando all'inzio della conoscenza con la ragazza tenta di farla bere infilindole una birra in bocca mentre questa sta piangendo. (se lo fai ad una ragazza oggi sei fottuto per sempre).
Nel trattare il tema di Lavoratori sfruttati dai potenti di turno si corre il rischio di cadere il banalità e facili retoriche, il regista Elia Kazan invece riesce a non scivolare in tali pericoli nonostante il finale holliwudiano per niente mieloso e strascinato. Per chi non l'ha visto sicuramente da recuperare.
enchanté.
(Tigre)

1 commento:

  1. Gran film. Un Marlon strepitoso.
    Le dinamiche della coscienza del protagonista Teddy sono complicate quanto realistiche ed affascinanti. Il contrasto tra la rudezza dello scaricatore ex pugile e la delicatezza della ragazza è cinema puro.
    Da non tralasciare la figura del prete. La scena del lancio degli oggetti durante il suo sermone sul cadavere del "cammallo" assassinato dal racket conserva tutta la determinazione ed il coraggio di padre Barry.
    Un must.

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