Extra: Caro diario

Come già scritto, sono sempre stato scettico verso Moretti da Brunico. Quindi questo è uno dei miei storici tasselli mancanti. E vai che il 2010 parte bene con la “Missione Zucchetti”! Anche questo buco è tappato: "Caro diario" (1993).
Non mi aspettavo fosse un “Ecce Bombo” dei ‘90. Preciso che ce ne sono di differenze, ma il tratto è quello. In 3 parti (“La Vespa”, “Le Isole”, “I Medici”), Nanni Moretti critica 1) Urbanizzazione 2) 1 con aggiunta di consumismo e superficialità ad esso legata 3) Categoria dei medici (quelli da “ricetta” diciamo).
C’è l’attacco al cinema vuoto (apropos “L’anima di Hegel e le Mucche del Wisconsin” di Baricco per farsi un’idea di come poter definire cinema d’autore; nel saggio si parla di “musica colta”), ai genitori che diventano figli dei propri figli (a Lipari rispondono al telefono solo i prepotenti bebè), alla sterilità dell’omologazione di tutto e tutti (a Stromboli ci si chiede se Richard di Beauiful si sposerà con…!?).
E’ meno intenso e rabbioso, più malinconico dell’analogo film di 25 anni più vecchio. C’è una rassegnazione che non sfocia come “Ecce Bombo” con grida e scatti d’ira (verso il tizio nel bar ad esempio..ahahah), ma piuttosto spingono il regista “ad andarsene”, a scappare.

Nel complesso un film leggero nella struttura e nei ritmi; ed anche nei contenuti, se non sarete in vena di elucubrazioni. Lo consiglio.
(depa)

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