Non ci resta che piangere



Incontro XXV:
Siamo ormai giunti alla venticinquesima ‘rofumata e, appunto per dimostrare il nostro attaccamento e organizzazione, alle 21 eravamo ancora con bocca piena e bicchiere di vino in mano, senza neanche un’idea sul film da guardare di lì a poco. La serata è molto particolare, c’è anche Zippino, special guest, e dopo una lunga spulciatura tra oltre trecento film, la maggioranza, sospinta dal sottoscritto, propende per un film leggero, che faccia ridere, un film comico. Non ci sarebbe stata una serata migliore per "Non ci resta che piangere". Film del 1985 , solo per completezza, lo sanno anche i muri, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi.
Forse sono la persona meno indicata a scrivere di questo film, non credo di poter essere troppo obbiettivo nella valutazione, gli voglio bene come un figlio, lo conosco a memoria, ma ogni volta che lo riguardo non riesco a far a meno di ridere, in lacrime. In sala Uander ieri sera si è riso abbastanza, solo due persone non hanno apprezzato a pieno lo spettacolo. Problemi di latitudini linguistiche comprensibili. I dialoghi, durante tutto il film, non sono dialoghi ma battute, tutte le frasi sono solo battute “Questa strada in Discesa…”. Oltre all’aspetto comico, nel film c’è un continuo attacco verso l’America, tutt’altro che velato. Inizia cosi: “Il posto non glielo posso spiegare, ma è una cosa che bisogna fare perchè è una cosa che serve a tutto il mondo, a salvare la gente, a farla stare meglio, impedire la sofferenza come a lei che le hanno ammazzato tutta la famiglia”.  Poi continua: “…1492 Cristoforo Colombo che parte dalla spagna scopre l’America. Bisogna fermarlo se no è una tragedia, questo scopre…. l’AAAmerica. Non c’è un americano buono in nessuna parte del mondo, ne nella cultura, nello spettacolo, nello sport…….” Adesso qualcuno potrebbe dire che alla fine si scopre il motivo di tutto quest’odio verso l’America. “Fred, il fidanzato di mia sorella è americano, se io per cinque minuti fermavo Colombo, quest’imbecille non nasceva…” Scenograficamente l’hanno spiegata così, ma intanto… Da guardare riguardare e riguardare….
(Ossy)

3 commenti:

  1. Grande coppia, Toscana e Campania che interpretano e se la ridono alla grande.

    Poi se non si ha il film, si può sempre chiamare il Taigher...

    RispondiElimina
  2. so che non basterebbe un testo di almeno 100 pagine, ma che ne pensate di questa coppia anzi del loro modo di essere comici?tu ossy che conosci a memoria tutti i film di Troisi (e non solo i film) e buona parte delle pellicole interpretate da Benigni che mi dici?nella loro comicità c'è uno stile inconfondibile, il personaggio, la voce, l'accento, la presenza scenica,eppure nella loro diversità (compreso appunto il connubio linguistico sottolineato dal DepRa)in questo film è venuto fuori un duetto assolutamente intonato...

    RispondiElimina
  3. E brava Doris che ci stuzzica con queste domande.
    Non ci resta che piangere è il primo film di Troisi che Ossy mi ha introdotto e il primo in cui ho potuto apprezzare la gestualità, la comicità, la filosofia con cui il grande Massimo si esprimeva. Non che Benigni sia in secondo piano, ma personalmente sono più affezionato alla figura di Troisi. In questo film si capisce già il suo modo di fare cinema: gesti, espressioni, inflessioni dialettali, ritmo del dialogo, suoni onomatopeici che si fondono insieme per esprimere, per comunicare. L'umanità e la sensibilità che contraddistigue Troisi trapela e arriva facendoti sentire normale di fronte a una persona illuminata, una persona che aveva un dono. Troisi aveva il dono di comunicare i sentimenti, quelli veri, di comunicare che la vita la puoi prendere come ti pare. In un verso oppure nell'altro. Ricordandoti che l'unica cosa importante è vivere con intensità emotiva.
    E poi dire tutto questo con un umorismo, in senso pirandelliano (http://it.wikipedia.org/wiki/Umorismo), travolgente:
    <<ricordati che devi morire..
    <<come?
    <<ricordati che devi morire..
    <<va bene..
    <<ricordati che devi morire!!
    <<si si, no, mo' me lo segno proprio..
    beh complimenti!
    Forse mi sono spinto troppo oltre , ma spero che questi commenti portino a visionare le altre opere di Troisi.Tutte da vedere.

    Albert (Aporty)

    RispondiElimina