Extra: quando Bill incontra Marilyn

Ueila, ciao Cinerofum! Il primo di novembre ci regala sempre una bella giornata di libertà da spendere come ci pare, e se fuori piove di brutto, e le energie non sono moltissime, provate ad indovinare quale sia l'attività più azzeccata per: stare in compagnia, vivere un viaggio di fantasia, crescere culturalmente ed, in particolare, approfondire la nostra passione.
Bravi, avete capito: guardarsi un bel film.
Sala uander a conduzione "familiare": Io, Elena, Cry e Pulcy-Dany. Dopo "A qualcuno piace caldo" (di cui, prima o poi, troverò il modo di scrivere qualcosina qui), io ed Elena decidiamo di proseguire gli extra dedicati al grande regista polacco (americano solo dopo i 27 anni) Billy Wilder. Non conoscevo questo regista, e inizio a vergognarmene. Alla fine gli entusiasmi di mio padre ("Ueila, ciao Pa'!") si stanno rivelando fondati, questo regista ci sa davvero fare. Sembra che sappia osservare e ridere come pochi, che dentro abbia un diavoletto col nome femminile di "Satira", ma, forse non avendo la forza o la voglia o l'interesse di svegliare nessuno, abbia deciso di raccontare favolette, al sapor di rosa per i più. Ma di cose dette tra i fotogrammi ce ne sono eccome.
Quindi: "Quando la moglie è in vancanza", 1955, con Marilyn Monroe e Tom Ewell. Bando alle ciance: questo film è da vedere a tutti i costi (così come il già citato "A qualcuno..."). Molteplici i motivi, potrei dire "Perché c'è la famosa scena in cui un metrò fu ringraziato da tutti gli uomini del pianeta nati in dopo la seconda guerra mondiale!", oppure "Perché è un film che ricorda quanto sia possibile, non facile, far sorridere senza chiamare due deficienti il cui unico merito è ripetere parolacce e tormentoni televisivi, ma anche quanto si possa fa ribollire il sangue nelle vene dei maschietti senza mostrare tette a destra e a destra!". Invece no, ovvio che Marilyn è una bomba, ma non vorrei che il film passasse solo per una sorta di "Spaghetti a mezzanotte" (senza nulla togliere, giuro) o qualche cinebelinata dei Vanzina. Questo film deve essere menzionato per il ritmo serrato (in giro per la rete c'è qualcuno che dice il contrario, bella specie l'uomo...) delle battute continue scambiate tra la svampita bonazza del piano di sopra e il sempliciotto compagnone Richard Sherman. Deve esserne citata la varietà di situazioni esilaranti e originali, alcune narrate tramite l'utilizzo appropriato di artifizi come le scene immaginarie (incorniciati da sfumature) in cui i protagonisti si fanno dei veri e propri, oggi diremmo, "film" o "viaggi"...Regia non convenzionale nelle scelte narrative e nella "scabrosità" delle situazioni. Attori grandiosi, la Monroe e, soprattutto, Ewell (che conosceva il soggetto a menadito, avendolo portato in teatro).
Meravigliosa commedia, ed una ragazza divenuta troppo bella per dimenticare un passato di brutture.
Ciao Norma.
(depa)

2 commenti:

  1. Si dice in giro... che Marilyn fosse scura di capelli.
    Comunque è troppo...

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  2. Segnalo la bella recensione di Bubu, datata 8 Febbraio 2013.
    Sì, per fortuna abbiamo straparlato alla stessa maniera :)

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