Furore

Seratona XXXVIII:
Ieri in sala Uander la vera grande novità è stata l'ordine di arrivo, con un Albert Monzy primissimo, con 5 minuti di anticipo sull'ora di partenza: vai Albert!
Poi: Albert d'Aporty, Tigre e Doris. Grande pubblico che attende in sala lui: John "Jack" Ford, col suo "Furore", del 1940, con Henry Fonda.
Il soggetto del libro è l'omonimo romanzo di John Steimbeck. Straordinario. Leggetelo.
Questa volta l'organizzazione regge: il film c'è, con audio buono. 

Un affare di donne

Seratina XXXVII:
"Un affare di donne", di Claude Chabrol, 1988.
Ciao 'rofumofili, sono contento di essere tornato tra voi, e altresì di averlo fatto con un regista a cui, senza motivi particolari, sono affezionato: l'ottantenne regista parigino Claude Chabrol.
Come al solito si parte senza idee, un film viene ipotizzato in giornata, ma la rete non ci soddisfa e dobbiamo "ripiegare" su i film che il Tigre, con logica e criterio aleatori, periodicamente deposita in chiavetta. Ma se sento dire Chabrol, ed anche "Chi è?", beh...les jeux sont faits!

La nostra vita

Recensione XXXVI:
"La Nostra Vita" è un film giovane, fresco, che finalmente ci fa vedere un po’ di coraggio e di sincerità trasparire dalla telecamera. Il regista Daniele Luchetti sperimenta un modo di ripresa che è a tratti quasi ossessivo, psicologico. Punto di ripresa spesso a due spanne dal soggetto, mosso, a tratti amatoriale. Poi, quando parte con riprese circolari attorno al protagonista della scena, ricorda a mio parere  un po’ il Salvatores di "Quo vadis baby?" (o altri suoi film) anche se meno didattico nel movimento della cinepresa e quindi più reale. La storia è una storia Nostra, di questa piccola Italia in cui i principi con cui siamo cresciuti stanno facendo spazio a nuovi modi di intendere il circostante. Immagine, soldi, futilità.

Il marchese Del Grillo

Serata XXXV:
Ebbene, 35o appuntamento. Avanti. Non stiamo mollando.
Ed ancora "Il Maestro", Mario Monicelli allunga a 3, stacca tutti gli avversari, come il Brasile.
"Il marchese del Grillo", 1981.
Ieri in sala Uander, di lunedì causa partenza per il Marocco, io, elena, Albert Aporty ed Apix. Impossibile non citare il dono di Apix: bottiglia di Aperol e 6 bottigliette di cedrata Tassoni ("Quante cose al mondo vuoi fareee, costruireeee...."). Bel mix, come si chiama più?