Extra: Germi sposa la commedia

Ueila Cinerofum, Pietro Germi abbiamo già visto due commedie. Quella di cui scriverò ora è precedente le altre due (è del 1961) e rappresenta una rottura con la sua precedente produzione, che descriveva le contraddizioni della società italiana in toni meno "leggeri". Per puro caso il film che segna questa rottura s'intitola "Divorzio all'italiana". 
Ancora in Sicilia, ancora Stefania Sandrelli nella parte della bella; questa volta accompagnata da Marcello Mastroianni. Il film è molto divertente ma, personalmente, ritengo che in alcuni momenti risenta di un'eccessiva caricaturalità (assolutamente voluta, comunque). La moglie bruttina, quella Daniela Rocca la cui follia (all'età di trentanni) ha affascinato più d'una persona, non mi pare abbia sfoggiato la prova migliore. E' anche vero che la Sicilia un po' bacchettona ed ipocrita di quegli anni si prestava in maniera naturale ad essere raccontata su contrasti ben evidenziati. Al limite della storpiatura e, quindi, della superficialità. Da vedere per osservare l'evoluzione del grande regista genovese; ma trovo "Signore e Singori" più maturo. Qui c'è la solita stupenda Sicilia sullo sfondo, una cinica analisi della ridicola situazione delle coppie italiane pre-legge sul divorzio, della pura follia mista ad ignoranza che stava dietro al concetto di "delitto d'onore". Direi basta. Voto 6.
A quando il primo Pietro Germi, quello vero?
(depa)

1 commento:

  1. Un bel quadretto degli ideali del "siciliano medio" di allora (onore, passione vs pudore, religione, famiglia...), buono il ritmo e una prestazione decisamente importante di Mastroianni (fantastico quel suo "tic"! molto siculo!) che regge praticamente tutto il film sulle sue spalle.
    Un'oretta e mezza piacevole post-partita. Quello che cercavo.
    Ps: belin, ma la Sandrelli da giovane era così f%&=?!? vabbè....

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