L'altra metà...dell'altra metà del cielo

Ieri sera, all'Apollo, il quarto lungometraggio di Malgoska Szumowska, 39enne di Cracovia, diplomata alla Lodz Film School dove si formarono, tra gli altri, Kiewslowski e Polanski: “Elles” riesce nel difficile e ambizioso intento di raccontare, in maniera nitida, il mondo nascosto di giovani ragazze che ricorrono alla prostituzione per finanziarsi gli studi.

La trama è semplice: un’affermata giornalista, alle prese con un articolo sul fenomeno suddetto, intervista due studentesse, finendo col turbare le proprie certezze.
Lo scopo della pellicola è evidente: trattare un tema poco affrontato e, per questo motivo, assediato da luoghi comuni poco utili ad analizzarne gli aspetti reali; possibilmente senza servire un piatto pronto per nuovi giudizi frettolosi. Malgoska Szumowska ottiene un buon risultato, avendo a disposizione, oltre alla collaudata Juliette Binoche, due giovani e brave attrici che reggono senza cedimenti il peso di un argomento di non facile manipolazione.
Stile asciutto, telecamera a spalla e tanti primi piani. Il pubblico non deve distrarsi, né voltare lo sguardo davanti alla scomoda realtà. Non si tratta solo di sentirsi a disagio per ciò che accade alle studentesse sparse per il mondo, ma di scoprire che il problema è più ampio e, purtroppo, più infiltrato nelle fondamenta della società di quanto si pensi. Se si escludono alcuni banali passaggi (il figlio viziato strafottente; la madre giornalista che, sentiti i racconti delle giovani prostitute, inizia a fare ginnastica; sequenze finali troppo “tornatoriane” che causano scoppi di risa), il film non cade nel tranello più pericoloso quando si trattano tali argomenti, restando su un piano narrativo privo di dannosi sentimentalismi (se si esclude quell'incomprensibile "Puttane? Allora lo sono tutte!"; bah, sarà stata una svista).
(depa)

ps: il padre di "Anne" Binoche nel film lo è anche di Juliette.

Nessun commento:

Posta un commento