"Northern" di Altman

Nel 1971, il regista americano Robert Altman dedicò il proprio tocco ad un dipinto del tutto nuovo, un anti-western contenente tutte le caratteristiche della sua arte. "McCabe & Mrs. Miller" (tradotto in italiano con un insensato "I compari", almeno "I soci"!) è un film senza mezzogiorno infuocato e senza sguardo da duro, ma che intrattiene ed affascina, come ogni "Altman".
Vi consiglio di vedere questa pellicola perché è un tassello importante, credo, dell'opera altmaniana. Attento ai movimenti macchina, alle inquadrature, alle zommate (si pensi alla fiasca di vino bersaglio), lo sguardo di Robert Altman ha valore estetico e d'intrattenimento: cinematografico. Il film scorre piacevolmente, raccontandoci una delle tante storie americane dei primi del '900, con la nascita di nuove città afflitte da vecchi vizi. La sete di potere prevarica tutto ed è da lì che siamo partiti, tutti. Ma sulla sceneggiatura, cosparsa delle frecce avvelenate proprie dello sguardo acuto del regista (puttane e balordi, tutti a spegnere l'incendio della chiesa, comunque già abbandonata a sé...) ha la meglio, tanto per cambiare, la poetica della m.d.p. nella mano del regista, avvolgendo ogni inquadratura in una impercettibile, malinconica, nebbia (Leonard Cohen prezioso supporto).
Bravo il protagonista, Warren Beatty ("Dick Tracy"), nel costruire, assieme al regista, un personaggio con tanto passato alle spalle ma nemmeno tanto, dopotutto è lì, davanti allo spettatore, desideroso soltanto di un goccio e di un po' di affetto.
Fidatevi e guardatelo. Ciaps.
(depa)

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