"L'inizio dell'inizio della fine dell'inizio"

Una celebrazione che è un film. Un film che è una celebrazione. Altro che concerto. Martin Scorsese, innamorato della musica e della sua arte, nel 1978, due anni dopo il concerto-evento con cui gli strumenti musicali salutarono il mitico gruppo canadase dei "The band", rielaborò le immagini raccolte dalle sue sette cineprese e le mescolò per dar forma ad una musica, ad un rock'n'roll cinematografico: "L'ultimo valzer".
Per caso, ritrovandoci in una bella serata nella meravigliosa cornice della Cascina Cuccagna a pochi passi dal nauseabondo traffico della circonvallazione milanese, il Cinerofum prosegue lungo la strada battuta da Bubu...là dove Cinema eMusica si bevono e fumano qualcosa assieme.
Vale doppio il regalo si Albert Monzy, quel compact disc del "The Last Waltz" che mi ha tenuto compagnia negli ultimi anni si è nutrito ora di linfa vitale, sempre che ce ne fosse bisogno. Perché è musica infinita e Scorsese s'è ingegnato a elevare l'infinito al quadrato (fotografia del mostro di "Taxi Driver"...). Impressionante.
Dopo la seconda canzone, il piede già va per la sua. Il pubblico c'è ma non si vede, scompare di fronte a ciò che si compie sul palco. Il 25 novembre del 1976, a San Francisco, Robert Robertson e Rick Danko (il cugino di Ricky Gianco?) furono attorniati da luci venute da chissà dove, una ragazza vestita d'azzurro sussurrò nel microfono per non far crollare il cielo, mentre la voce di Neil Diamond fece l'amore col microfono gridandogli di asciugarsi le lacrime, Van "The man" Morrison cantò come un pazzo in estasi sul suo Caravan, Joni Mitchell si fece usignolo in libera corsa autostradale, Eric Clapton "diede il bianco" quasi imbarazzato per ciò a cui si stavano dando forma, Paul Butterfield rese incandescente la sua armonica, quel pazzo di Ronnie Hawkins si chiese chi cavolo tu stessi amando...e tanti altri grandi si unirono in questa cerimonia pagana in onore delle Sette Note.
I più fortunati c'erano, quella notte, in preghiera "irreligiosa" per il loro "panico quotidiano", a salutare quei 70enni di oggi che fecero La Musica. A noi la possibilità di vedere quelle note raccontate dal pittore della Settima che conosciamo, sperando che la pellicola, che la musica, non finiscano coi titoli di coda.
Correre verso uno stereo, una sala cinematografica, l'importante è non fermarsi: fisicamente, mentalmente, psicoticamente...
(depa)

1 commento:

  1. Come suggerisce il buon Albert Monzy, la "ragazza vestita d'azzurro" che cantava Evangeline con the band ieri sera... Emmylou Harris..."cariera della madonna e...tra le altre cose.. veramente bella!".
    Come dargli torto ;)

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