Noir più innovativo che avvincente

Con "La fuga" (titolo originale "The dark passage"), film del 1947, fa ingresso nel nostro Cinerofum un regista statunitense, Delmer Daves (1904-1977), che non viene citato tra i "Grandissimi" ma che, almeno in questa pellicola, mostrò una certa determinazione a percorrere nuove strade stilistiche, non comodissime per l'epoca.
Eh sì, oltre a essere stato uno dei 4 fortunati che hanno potuto disporre della magica coppia (su palco e rotocalco) Humphrey Bogart e Lauren Bacall, il regista di San Francisco, sarà ricordato anche per aver rinunciato al volto del divo americano per quasi mezza pellicola, "relegandolo" al di qua della cinepresa. Sì, immaginate di giocare a un videogioco in soggettiva e capirete in cosa si sono avventurati gli autori di questo film. Scelta originale e realizzata anche senza grosso scivoloni; ok, non è soggettiva "totale", cioè a volte è interrotta, senza comunque inquadrare il volto protagonista e altre volte la visuale della m.d.p. non coincide esattamente con quella immaginaria del protagonista...ma è comunque un'esperienza particolare e prolungata che ci solletica e ci fa guardare con bocca aperta il risultato.
La trama non è il punto forte di questo film in cui si può avere la sensazione che gli sceneggiatori fossero esperti giocatori di flipper, capaci, cioè, di dare sapienti botte laterali, per far sì che l'intreccio restasse in piedi. Ma è un piacevole racconto che ci permette di vedere, una volta di più, come nel viso della Bacall ci fossero angeli e demoni, quella diva che un po' era bimba ricca di dolcezza e innocenza, un po' irresistibile tentarice.
Alla fine, il Cinerofum in solitaria ritorna, nel freddo e nella nebbia che circondano la Martesana, dal Circolo Familiare di Unità Proletaria, soddisfatto per aver visti una pellicola che offre alcuni interessanti spunti stilistici.
(depa)

2 commenti:

  1. Da segnalare un altro film in cui lo spettatore segue, addirittura tutta, la vicenda con gli occhi del protagonista: "Una donna nel lago" di R. Mongtomery, curiosamente girato nello stesso anno de "La fuga".

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  2. Un pensiero alla tenebrosa fatale Lauren Bacall, somparsa una settimana fa, dopo quasi 90 autunni. Regina dallo sguardo turpe, a proteggere, spesso, le incrinature del suo cuore...Ciao.

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