Magica favola sul mare

Ieri pomeriggio un pensiero a chi non c'è più e una passeggiata verso lo Spazio Oberdan, a portare avanti il discorso intrapreso con Kim Ki-Duk. Il dodicesimo film del regista coreano è un vero e proprio gioiello. Una favola galleggiante ricca di poesia e passione. "L'arco", coi suoi sorrisi e i suoi silenzi, ha scoccato una freccia che resterà eternamente in volo...
Già ho trovato l'inizio della pellicola strepitoso: le inquadrature sui dettagli dell'"arma musicale" causano un'apertura mandibolare innaturale. Non pare vero come il regista sappia cosa e come riprendere. Non solo ha una spiccata sensibilità per i volti, ma anche per i movimenti, le mani dei protagonisti, la loro andatura, nei film del sudcoreano in generale, saranno tratteggiati con eleganza ed efficacia.
In questo "L'arco", al di là dell'incantevole fascino della protagonista, emerge come Kim Ki-Duk conosca il linguaggio nascosto del volto umano, cogliendone linee e caratteristiche, e come lo sappia tradurre in Cinema.
Non solo, dopo aver confezionato versi cinematografici che paiono galleggiare in acque senza tempo, il regista ribadisce ancora una volta quanto coraggio abbia. Il coraggio di azzardare, come nel caso della scena finale (l'amplesso spirituale). Chiunque altro avrebbe terminato la pellicola nei due o tre propizi momenti precedenti, finali serviti su un piatto d'argento (per esempio la scena della prima partenza della ragazza, con la cima legata al vecchio: conclusione simbolica e classicamente tragica), durante i quali nessuno avrebbe storto il naso. Ebbene, il regista, col suo caratteristico gioco al rialzo dei finali, sceglie la mossa più ardita (con tutto il fascino che comporta) e la esegue senza una goccia di sudore, bensì con naturalezza e tocco magico.
Questa favola dev'essere ascoltata da tutti coloro che al Cinema chiedono emozione e poesia. Il vecchio e la ragazza, i loro sorrisi e i loro bronci, l'enigmatico e affascinante oroscopo (con quel Buddha sgargiante che s'inabissa) e la freccia che si perde nel cielo...sono tutti elementi che lo spettatore si porterà dentro per molto tempo. Meraviglioso.
(depa)

1 commento:

  1. Silenziose, candide emozioni.
    Sguardi, colori, sensazioni, mistero e poesia.
    Amore e complicità celano odio e rancore.
    Curare e proteggere è una nobile ambizione,
    il bisogno di ciò un'arma contro la purezza.
    Un arco.
    Arma fatale o dolce musica.

    Ste Bubu

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