La fantasia di Ridley che si vede

Tre settimane fa, in volo verso Delhi, mi sono accontentato del piccolo schermo aggrappato al sedile davanti a me, pur di passare due ore in compagnia di un film e, già che c'ero, di dare corpo alle locandine che, negli ultimi mesi, hanno proclamato, con ombra e mistero, l'ultimo lavoro dell'inglese Ridley Scott: "Prometheus".
Questa pellicola, formalmente, è un prequel. Beh, questo è il mio: non ho mai visto "Alien" (e via con l'urlo di Elio e soci). Sì, peccato di snobismo, di per sé idiota. Non sono un appassionato di fantascienza, pur abbandonandomi ad essa senza perplessità quando me ne capita l'occasione. Ad esempio, qui al 'Rofum, abbiamo da poco raccontato la meravigliosa forza visiva di "Blade Runner" (1982), pur riscontrando una certa fragilità dell'intreccio (vedo già cicciottelle dita sporche di patatine che mi mandano al diavolo). Ma, proprio non ce la facevo, infante adolescente, a vedere anche io quel film continuamente riproposto su Fininvest, tra un Rambo e un Commando, tra un Predator e un Terminator; spavaldo, in classe, alla mattina successiva: "Ma va', io non l'ho visto". Che stile. Snobismo, come scritto, e pure precoce.
Dopo 33 anni dal film sull'alieno più famoso (quello cattivo, non quello senza gettoni), Ridley Scott sfrutta il pretesto di agganciarsi a un grande successo, ma con il solo scopo di ritornare a giocare con un cinema che lo ha sempre divertito. Per questo motivo, credo serva a poco trovare il punto d'unione tra questo film e i suoi figli (da qui il "formalmente"). "Beh parli così perché non li hai visti! O perché non sei del '55!". E' vero. Però esigere che un cavallo alato abbia ali realistiche mi pare...noioso, quantomeno.
A parte la scena, invero un po' tirata, dell'"auto-operazione", in questo film ho trovato momenti di forte suspence, di pura e visionaria fantasia, di ritmo, di terrore, di curiosità. Se non tutti, parte degli ingredienti che cerco in un film di questo genere. O davvero si sarebbe dovuto capire il perché della vita?
Divertente. A questo punto devo vedere gli altri alieni che "verranno".
(depa)

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