Oggi non si gioca più...

Per curiosità ho guardato "Amici miei Come tutto ebbe inizio" (2011) e, come immaginavo, mi sono preso una supercazzola gigantesca e manco faceva ridere, tanto che ho deciso di recensire il film per "completezza d'informazione", ma di non pubblicare la locandina perchè non meritevole di comparire sul nostro caro Cinerofum, abituato ad accogliere pellicole di ben altro livello.
Gli autori sono praticamente gli stessi dei tre atti ed infatti l'unica cosa che c'è, ma che rimane assolutamente tale, è l'idea:
un prequel ,quasi trent'anni dopo l'uscita nelle sale dell'ultimo atto di "Amici miei", che raccontasse "come tutto ebbe inizio" nel 1400, quando i Savonarola cercavano di criminalizzare ed eliminare la gogliardia da Firenze, dei quali i cinque amici di quei tempi vivevano, come poi avrebbero fatto i loro più illustri successori.
Ma la commedia italiana contemporanea è rappresentata dal "cinepanettone" di cui da anni è burattinaio il regista di questa pellicola Neri Parenti. Anche gli attori, più o meno, sono quelli e alcuni non sarebbero neanche malissimo (Michele Placido e Massimo Ceccherini su tutti), ma in questa commedia non c'è poesia, non c'è intreccio d'emozioni, c'è solo comicità e pure di scarso livello perchè De Sica e company oramai fanno ridere solo se "sminchionano" cazzate in romanesco o in toscanaccio.
Il finale è un insulto all' atto I e la "prima supercazzola della storia" è una supercazzola enorme, ma recitata in un modo, a quattro voci, che il povero Ugo Tognazzi si sarà rivoltato nella tomba!
Questo film è l'ennesima, triste conferma che la commedia italiana e la sua poesia sono scomparse dietro a gag da barzellettieri, belle fighe incapaci di recitare e soldi facili al botteghino.
(Ste Bubu)

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