"Che bella atmosfera che sei" Carné!

Questa sera allo spazio Oberdan ho incontrato un regista parigino degli anni '30-'40, della corrente del cosiddetto realismo poetico, Marcel Carné. Nel 1938 girò il suo quarto film, "Albergo Nord", non così convenzionale, ricco di sfaccettature, sullo sfondo uno splendido scorcio sul canale di una vivace cittadina francese.
La regìa pare poco pronunciata proprio a causa della disinvoltura con cui il directeur si muove negli spazi chiusi del semplice ed amichevole "Hôtel du Nord". Quasi, anche allo spettatore pare di aver preso da qualche giorno una delle camere al piano di sopra. Non salti mortali, quindi, ma un valzer pulito, senza pecche. Dunque gli autori si poterono dedicare alla sceneggiatura e alla rappresentazione psicologica degli interpreti, molteplici, vero e proprio formicaio brulicante attorno ai due, tre, quattro protagonisti. Invero, c'è una finestra con vista su quei mondi nascosti di ognuno, non un volo del calabrone a posarsi là e riportare qui, ma il film non può durare all'infinito. Osservazione banale, ma che esprimo nel momento in cui ribadisco che il pacchetto tutto risulta solido e con bel nastro. Fiocco ulteriore la prova degli interpreti, credibili e coinvolgenti. Lo consiglio.
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento