Wilder esalta Marilyn Monroe

Era da un po' di tempo che non mi gustavo una classica commedia di Billy Wilder e così, l'altra sera in sala Ninna, mi sono rifatto alla grande con "Quando la moglie è in vacanza", pellicola del 1955, attraverso la quale il regista e sceneggiatore di passaporto statunitense fece una (psico)analisi in chiave comica della tentazione di tradire la moglie, che un uomo medio di allora poteva avere.
E la tentazione per eccellenza, nel 1955, non poteva che essere incarnata dalla luminosa e sensuale Marilyn Monroe, protagonista femminile di questa commedia nota al grande pubblico anche per quella famosissima scena dell'aria che esce dalla metropolitana e alza la gonna di Marilyn.
Il solito ritmo incalzante delle opere di Wilder, questa volta, non si scatena grazie ad un susseguirsi di avvenimenti e a dialoghi serrati, ma ai continui monologhi interiori del protagonista Richard Sherman (un grandioso Tom Ewell). Dapprima egli si autoconvince di essere un uomo tutto d'un pezzo che non cederà alla tentazione di lasciarsi andare alla bella vita solo perchè la moglie è fuori città col figlio, finchè una pianta di patate cade dall'appartamento del piano di sopra, abitato per l'estate da un'avvenente e giovane ragazza (Marilyn Monroe) che si mortifica per l'accaduto e involontariamente (o no?) lo ammaglia subito con la sua bellezza, mandandolo decisamente in confusione, aumentando le sue fantasie e le sue paranoie di essere sgamato dalla moglie per quello che poi in realtà non ha fatto o che la moglie lo stia tradendo e così via... macina Billy, macina... e non mancano neanche i momenti comici. Tuttavia la battuta (demenziale) che mi ha fatto più ridere è in realtà un errore di traduzione nel doppiaggio (tomato-potato), ma immaginate la scena: una giovane e splendida Marilyn entra nell'appartamento del Sig. Sherman per la prima volta dopo l'"incidente" sopra descritto e nel momento in cui lui sembra non riconoscerla, mentre in realtà è solo rimasto estasiato per la sua bellezza, lei esclama: "non si ricorda di me? la patata del piano di sopra!?"...vabbè...momento cazzeggio.
Invece, concludendo seriamente, questa è, secondo me, veramente una commedia "d'autore": una sceneggiatura classica, ma non banale e, come detto, che procede con un bel ritmo, un'ottima regia, personaggi secondari decisamente spassosi come il Sig Gaetano, portinaio dell'edificio, un grande Tom Ewell come protagonista e una splendida e grandiosa Marilyn, in questa che fu sicuramente una delle opere che più l'hanno rappresentata come donna e come artista.
(Ste Bubu)

1 commento:

  1. Ueilà! A causa di un malfunzionamento del "motore di ricerca" del 'rofum , non ho potuto vedere che questa pellicola era già stata recensita da Depa in data 10 novembre 2010.
    Direi che sostanzialmente abbiamo scritto due recensioni simili, ma per completezza d'informazione e per il solito stile che contraddistingue la Carpa quando scrive, andatevela a leggere!
    (Ste Bubu)

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