Onora l'amore del padre

Eccoci al “Decalogo” numero 4 del quale, seguendo l’ordine dei comandamenti, “Onora il padre e la madre” è il sottotitolo. Krzysztof Kieslowski propone la solita atmosfera plumbea e i soliti primi piani emozionanti, che vanno a catturare le sensazioni della giovane e affascinante protagonista e di suo padre, le solite immagini belle e ricercate e, questa volta, la pellicola indaga ancora più a fondo l’animo umano e i suoi (più controversi) sentimenti.

Incredibili le emozioni che trasmette questo quarto episodio.
Dio questa volta interviene con un chiaro sguardo ammonitore, ma ciò non impedisce alla storia di prendere una piega inaspettata e lo stupore diventa rabbia, la rabbia angoscia, l’angoscia sgomento e lo sgomento pietà.
Nel momento di svolta del film sono rimasto esterrefatto pensando alla prima scena: la sensazione arrivata era che i due protagonisti non fossero padre e figlia, per poi scoprire subito dopo che invece lo erano. In realtà quella scena era una “presa in giro” del regista polacco che, evidentemente fin da subito, voleva trasmettere l’ambiguità di quel rapporto, di cui la problematicità è il filo conduttore di tutto l’episodio.
Episodio che mi ha coinvolto ed emozionato più dei tre precedenti. Grazie alla sua abilità, Kieslowski è riuscito a farmi sobbalzare sul divano per un vetro in frantumi, ha catturato il mio sguardo con riprese meravigliose come quella con le candele o la lettera che brucia e lo sguardo del padre di sfondo e ha creato una sceneggiatura appassionante e, nello stesso tempo, inquietante, lungo la quale la tensione è costantemente bella alta.
Il rapporto tra un padre e una figlia può essere molto complesso se manca la figura materna e questa pellicola ne indaga in maniera magistrale e intrigante i più difficili risvolti possibili, ma, in finale, Dio passa compiaciuto perché i due smettono di essere oggetto degli eventi, non demandandolo più a lettere o a eventi provenienti dal passato, e diventano, finalmente, artefici del proprio destino.
Il padre è stato quindi onorato, come lo sono io di aver fatto la conoscenza di Krzysztof Kieslowski.
(Ste Bubu)

1 commento:

  1. Vero vero. Davvero intenso.
    In questo episodio, altre direttive delle tensioni umane tratteggiate con spessore dal Kiewsloski. Slancio emotivo continuo verso i recessi più profondi degli individui e degli oscuri tunnel che li possono mettere in comunicazione, in contatto.
    Erano padre e figlia? No o sì?...e via così.

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