Penultimo giro, Krzysztof

Questa sera il 9° appuntamento col "Decalogo" polacco per eccellenza; "Non desiderare la donna d'altri" è l'ideale sottotitolo di questo comandamento. 58 minuti di splendida e suggestiva tortura kiewslowskiana.Parte in sordina, questo episodio. Ma rapidamente il climax si fa tragico e magico (a pensarci bene, come in quasi tutti e 10 i film girati per la Televisione Polacca).
Il (non) sesso può creare ombra fitta sulla nostra esistenza. D'altronde, una qualunque mancanza può mozzare il fiato. Quella che non t'aspetti, solitamente. E allora con tutti noi stessi proviamo a focalizzare il resto della vasta gamma di piaceri. Facile a dirsi, perché esso pare scomparso, nascosto, disintegrato. Questa pellicola parla di ciò, di quando tutto pare un macigno dalla superficie liscia. E non si riesce a far altro che lasciarsi andare, scivolare giù, mollare ad uno ad uno tutti gli appigli.
Beffa, quando l'uomo pare poter metterci una pezza, interviene il caso, sempre lui, o...un altro
uomo. Ed è la fine, la ruota si ferma. Anzi no: ancora un giro, dai.
(depa)

1 commento:

  1. Al penultimo giro Keislowski non è ancora sazio d’emozioni espresse e regalate.
    Il tema della gelosia viene proposto, come da costume del Decalogo, in una situazione estrema, per l’amore che unisce i due protagonisti e per il motivo che spinge lei al tradimento.
    Il senso d’oppressione arriva fin dalle prime scene, dalla scoperta del protagonista che la sua vita cambierà per sempre perché priva dell’essenza del piacere (e non solo).
    L’amore sincero e compassionevole di Hanka è un’incognita da capire e scoprire, forse un po’ giudicare o forse no. Dopotutto pare non farlo neanche Roman, la sua è soprattutto un ossessione.
    La scena dello “sgamo” è memorabile, una botta d’adrenalina regalatoci dall’abilità e la creatività del maestro polacco con la cinepresa. Difficile immaginare l’evolversi della storia. Il finale rimane aperto, un’opportunità di riflessione sull’amore, il possesso, la condivisione e la sessualità.

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