I guerrieri del post-serata

Scrivendo recensioni su un blog dedicato al cinema, può anche succedere che, alla fine di una serata strana, un Porce ti dica: “Ma sei pazzo!? Non hai mai visto “I guerrieri della notte”?!? Se non lo guardi, non ti rivolgo più la parola!”. Eeehhh! Addirittura!? E va bene… guardiamo sto capolavoro…
Così, ieri notte, arrivato in sala Ninna, l’ho buttato su e via con la visione di questa pellicola del 1979 che ha alla regia Walter Hill e che, in finale, esagerazione di Porce e mia ironia a parte, giudico positivamente.

Un film d’intrattenimento puro. La trama è molto semplice. Tutte le bande di New York vengono convocate nel Bronx da Cyrus, il capo della banda dei Riffs, la più cazzuta di tutte, per proporre una tregua al fine di unirsi per “conquistare la città”. Cyrus viene ucciso, scoppia il delirio e tutte le bande si mettono alla caccia dei Guerrieri, convinti che siano stati loro ad aver commesso il delitto. La sceneggiatura è tutta basata sul viaggio dei Guerrieri verso la loro zona, dove saranno “intoccabili” e quindi salvi, viaggio lungo il quale saranno braccati da altre quattro gang e dalla polizia che fa da arbitro, affronteranno scontri, agguati, trabocchetti e duelli.
Tuttavia la suspense per la sorte dei “nostri eroi” arriva potente e la sequenza iniziale, la scena dello scontro con la banda femminile e quella dello scontro con le mazze da baseball rimangono impresse nella mente. La scaletta delle canzoni è perfetta ed è degna di lode anche l’idea di far raccontare la storia ad una DJ radiofonica con le sue parole e, appunto, le sue canzoni. Siamo nel 1979, ma l’aria che si respira è decisamente anni ’80 nei colori, nei costumi e nella musica.
Swan, il leader dei Guerrieri, è un personaggio ben studiato e proposto. Un personaggio che si potrebbe definire “alla Clint Eastwood” (in tanti dei suoi vecchi western): forte, duro, ma che lascia intravedere un cuore sognatore e romantico. A tal proposito, bella la scena nella quale recupera da terra un fiore bianco appena caduto ad una ragazza e lo porge a Mercy dicendo: "Io m' incazzo a vedere le cose sprecate". Duro e romantico, appunto.
Un western metropolitano, un film-fumetto, un film-videogioco… scegliete voi la definizione che vi sembra più corretta. Per me è un film da post-serata: perfetto da vedere un po’ brilli, prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo. Quindi, dai… bella Porce!
(Ste Bubu)



1 commento:

  1. Film "cult" per la generazione precendente alla nostra e, per inerzia, per la nostra, tutta schierata di fronte alle prime serate trasmesso dal biscione.
    Sequenze che sono ormai fisse nell'immaginario di quegli anni:
    - "La città è NOSTRA!" (Cyrus a tutte le bande radunate).
    - "Guerrieri giochiamo a fare la guerraaaa?" (quel malefico di Luther, leader di quegli infami dei Rogues, è alla ricerca dei "Guerrieri").
    - "I Gurrieri sono ok." - "I migliori." (sequenza finale sulla spiaggia di Coney Island.
    La musica, su cui poggiò lo zampino del chitarrista degli Eagles, contribuisce a ricreare un'atmosfera di sospesa e brutale anarchia; la metropolitana unico lungo luogo, serpentone
    Divertente, fantasioso (le varie bande...i monelli, i rollers con le salopette, grandi) ci sta!
    Recentemente ho beccato in TV una versione con l'aggiunta di intramezzi animati-fumettistici che fanno da raccordo tra alcuni capitoli della pellicola. Bella trovata.

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