Una è di legno, l'altra no...

Cambia una pedina ma il trio è sempre formato. Un Albert per l'altro, oltretutto. Esce Aporty, entra Monzy. Elena restringe la scelta a due DVD prestati da Marigrade (più che fornitrice, ispiratrice ufficiale), il caso sceglie: ieri sera "Swimming pool" del regista francese François Ozon, del 2003. Altro viaggio nelle turbe sessuali umane, con ritmo thriller che intrattiene, con fotografia ammaliante e, ancora una volta, le curve della giovane Ludivine Sagnier...
Alla fine della proiezione, chi più chi meno, tutti soddisfatti. Oltre due ore di pellicola sono trascorse piacevolmente, grazie alla tensione emotiva ed erotica mantenuta ad alti livelli lungo tutta la durata. L'evergreen Charlotte Rampling mette sul banco tutta la propria esperienza ed il proprio charme, costruendo un personaggio difficile da scrutare, tanto sono profondi i suoi conflitti. La celebre attrice inglese non tradisce. La sua co-protagonista femminile, altro che fascino, mette in campo l'artiglieria pesante, rampe di lancio e caccia. E allora, al regista "non resta" che muovere con eleganza la m.d.p. negli spazi chiusi dell'amena villa immersa nella campagna francese, o attorno alla liquida languida piscina, dove lo spirito del Marchese De Sade pare aleggiare con voluttà inarrestabile. E lo fa bene. Ozon sceglie con cura le inquadrature (ammiccanti sì, ma non fini a se stesse), sadici primi e primissimi piani e sinuosi piani sequenza. Nell'appuntamento di ieri sera abbiamo guardato anche gli extra, in particolare le scene inedite, rimosse in fase di montaggio, apprezzando le capacità di sintesi e di comprensione dell'immagine del regista.
Il finale dev'essere accettato, rispettando la volontà degli autori, tramite gioco delle tre carte (polvere negli occhi dello spettatore), di sublimare gli elementi mostrati durante il film. Realtà o finzione? Le carni e le ossa di Julie che, giureremmo, hanno farcito le immagini osservate, sono state semplicemente il frutto goloso dell'immaginazione della protagonista? Se la verità è quella che, molto meno appetibile, entra dalla porta...beh allora, rimango volentieri fuori.
(depa)

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