Piccole punk crescono

Domenica scorsa, Trenord in ritardo di 40' per far passare due belle Frecce (noblesse oblige), quindi arrivo all'Apollo a film iniziato da 10', giusto in tempo per vedere come il vivace gruppo di giovanissime punk, protagonista di questo film dello svedese Lukas Moodysson (1969), sia venuto a formarsi. "We are the best!" è una pellicola con un taglio originale che intrattiene facendo sorridere e rimembrare...
Pare quasi un documentario. Per questo, all'inizio, temendo la chiusura di una qualche scuola svizzera (...), ho passato qualche attimo di sconforto. Poi ci si abitua al formato e allo stile utilizzati. Cinema realistico low budget, verrebbe da dire. Il sapore è quello. Ma poi ne giungono alla bocca altri. Sentori di larghi maglioni di lana anni '80, di genitori di tutti i tipi (ad ognuno il suo), di musica che accompagna veloce verso il sonno, di altra che si scaglia contro ogni gabbia imposta. Il "Punk non è morto!". E come potrebbe? Finché c'è una nota, finché c'è una rabbia.
Questa storia permette di osservare uno degli infiniti possibili avvicinamenti a quella musica un po' ignorante, un po' consapevole, che spinse più di una generazione a dir di no a tutto ciò che altri subivano silenziosamente, anzi, indossando il vestito da festa. L'antagonismo di due delle tre protagoniste è raccontato con delicatezza e realismo, il trascinamento della terza anche.
La scena finale del concerto in cui le tre punkettare reagiranno al pubblico è mitica :) .
Voto: 7.
(depa)

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