Spaghetti animati, sempre italiani

La settimana scorsa, altro film d'animazione al "Circolino", come lo chiamiamo noi, proprio accanto allo "Zelig". Uscita solitaria per me. Peccato, perché l'incontro coll'opera del milanese Bruno Bozzetto, classe 1938, è stato davvero interessante, piacevole. "West & Soda", del 1965, è a tutti gli effetti uno spaghetti western senza carne e ossa, ma con tutti gli altri ingredienti, disegnati e mescolati a puntino, in salsa chili roots dal gusto ricco.
A quanto dice la curatrice della rassegna "ANIMATAmente" (la vivace Martina Castoldi), Bozzetto è stato uno dei pochi, nella sua lunga carriera, a essersi fatto conoscere sulla scena internazionale tramite i propri cortometraggi, raggiungendo il successo solo nel 1976 tramite "Allegro ma non troppo", a detta di alcuni, addirittura un perfezionamento del disneyano "Fantasia" (con un utilizzo del suono ancora più maturo, dobbiamo verificare al Cinerofum).
Disegni semplici, quasi stilizzati, caricaturali (sguardi da idiota e sorrisi beffardi immediatamente eloquenti) e ampio spazio alla musica, contenuto artistico effettivo nelle opere del padre del "Signor Rossi", non mero accompagnamento.
Al di là di stabilire chi abbia dato luogo al genere "spaghetti" ("West & Soda" fu ideato nel 1962, prima del primo di Leone in quella direzione), in questo film d'animazione sono molti i tòpoi western rispettati: trama, personaggi, taglio registico (le "inquadrature" stesse, i dettagli). Su tutto il racconto, la comicità, ovviamente. Connubio quasi automatico tra western e film d'animazione, il divertimento la fa da padrone, facendo sorridere più volte la piccola platea in sala. Grazie a scelte stilistiche suggestive, sperimentazioni all'altezza e gag coinvolgenti.
Prima del film, in sala è stato proiettato anche un corto dello stesso autore, "Cavellette" (del 1990, nomination all'Oscar), in cui è emerso tutto lo scetticismo dell'autore sui membri delle nostre società, presenti e passate, a tutti i livelli. Disillusione verso questo genere animale che, quando fa una cosa giusta, compensa negativamente con dieci sbagliate. Squali pronti a divorare appena possibile, istintivamente, al di là delle sigle riportate nei fumetti sopra le teste (sapete come la penso, però, su simmetrie ideologiche di questo tipo: inesistenti).
Suggestiva e acuta la rappresentazione del discorso dal pulpito roccioso, lassù tra i lampi: potere delle parole (e delle orecchie sorde).
E' stato un piacere, Signor Bozzetto. Alla prossima.
(depa)

1 commento:

  1. Bella storia sto Cinerofum animato di quest’ultimo periodo! Relax…
    Altra bella favoletta questa del regista milanese, effettivamente molto Spaghetti Western nella trama e soprattutto nei personaggi. I disegni sono piacevoli da guardare, idonei al racconto, old-style come piacciono a me. Ma il punto di forza, a mio parere, di “West and Soda” è quella componente comica, che anche tu hai citato, che non può mai mancare in un lungometraggio di questo genere e che è troppo divertente, dai! Gli animali della fattoria della dolce Clementina sono parte portante della storia e, appunto, uno spasso: il gallo spennacchiato e senza voce, le mucche chic e, della serie “the last but not the least”, il cane da guardia alcolizzato e fifone! Troppo forti!!
    Bello. Piacevole.

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