Ma quante ne sapevi, Buster?!

Ribadisco che, alla faccia della storica rivalità che c’era trai due, secondo me chi ama Charlie non può non amare anche Buster! Così, dopo essermi rituffato, settimana scorsa, nell’arte di Chaplin, ieri sera mi sono gustato un’opera di Keaton.
Il suo cortometraggio “The Love Nest” (Il nido d’amore) è un’ennesima perla. Ultimo suo corto, datato 1923, questa pellicola è uno splendido mix di comicità, suspense e ironia, messo in scena alla grande dall’artista del Kansas

Il film è appena cominciato e Keaton offre subito un assaggio della sua geniale creatività, chiudendo una lettera con le lacrime che sono il frutto della tristezza per la perdita dell’amore alla quale è indirizzata la lettera stessa.  Dopo questa scena che un po’ fa sorridere e un po’ commuove, le ganasce sono già calde e pronte ad uno sforzo che sicuramente, per i 23 minuti successivi, sarebbe stato superiore al normale. Ed effettivamente la sceneggiatura risulta spumeggiante e divertente. Buster, “imbarcatosi” per sfuggire alle pene d’amore, si trova alle prese con un enorme capitano parecchio intollerante con gli errori dei componenti del suo equipaggio... Inganni, grandi prestazioni, tuffi, salti e gaffe si susseguono. Fantastico come l’”omino volante” convince il capitano di avergli puntato solo per sbaglio un fucile contro... (ma quante ne sapevi, Buster?!). Le risate, come detto, si sprecano, non manca il momento di suspense che, ovviamente, si scioglie in un sorriso, e il colpo di scena finale è dietro l’angolo.
Uno spuntino di Settima parecchio gustoso.
(Ste Bubu)

1 commento:

  1. Non il mio Buster preferito (accettate e spari sulla carena...) ma pur sempre cosparso dalle tipiche trovate del grande comico, come le due che hai citato. A parte la semplicità della trama, forse manca anche l'atleticità che rese noto l'attore statunitense.
    Pur sempre un Buster, unico nel panorama dell'epoca.

    RispondiElimina