Di nuovo in gioco? Ma anche no...

Cinerofum volante, il pomeriggio (sera per l'Italia) del 7 febbraio. L'America Airlines, sul volo Milano- Miami, ha trasmesso (per ben due volte!?!) "Di nuovo in gioco", regia di Rober Lorenz, anno 2012. Minischermo old- style, cuffiette e tanta stanchezza, ma comunque me lo sono goduto, se così si può dire...

Gli attori sono validi e la regia “semplice”, ma efficace.
Irrita il fatto che il protagonista non accetti il sopraggiungere della terza età, creando grossi problemi alla figlia, dunque la pellicola a livello emozionale sembra viva, ma a lungo andare si incarta su se stessa. L’indagine sulle sensazioni del vecchio Clint “Gus” Eastwood, infatti, rimane molto superficiale, così che ho iniziato a sentire puzza di “blockbuster” e, come volevasi dimostrare, la lente d’ingrandimento del regista cambia direzione e punta la storia d’amore tra la figlia di Gus, Mickey (Amy Adams), e l’erede disegnato del padre, Johnny (Justin Timberlake). Banale e banalizzante.
Non totalmente da buttare il “chiarimento” tra padre e figlia che però conduce ad un finale scontatissimo: di colpo il regista si ricorda che è anche un film sportivo… papà, figlia e “belloccio” se la godono alla faccia di chi voleva sostituire “il vecchio”, ma che infine di baseball non capiva niente… musichette, baci e abbracci e… alè “blockbuster”!
Per lo meno, seppur non posso dire piacevolmente, mi ha accorciato il viaggio.
Film da evitare.
(Ste Bubu)

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