A tutti i Davis

Qualche sabato fa, di quelli grigi che-si-fa-boh, mi sorge naturale proporre un cinemino a Bubu e Pa', cui si aggiunge pure Gianna, siamo un bel gruppetto. C'è l'ultimo di Joel ed Ethan Coen, al "City": "A proposito di Davis", pellicola che soddisfa chi vuole immergersi nell'atmosfera folk più calda, nell'ironia più matura, di chi racconta l'ennesima giornata unica di chiunque, cogliendone assurdità e comicità. E' il whisky che fa affiorare un ghigno su di un volto esperto.

Delirium finance

Un mese fa, prima che tanti fatti piacevolmente ingombranti mi si accostassero, mi sono diretto, scortato da Elena, verso il cinema di viale Abruzzi. Tentazione, l'ultimo di Scorsese: "The Wolf of Wall Street". Il fitto tempo trascorso, dalla visione del film, permette riflessioni più calcolate e sguardi più ampi.

Welcome to Jamrock

Niente da fare. Con la mente sono ancora là. Troppo bella e importante (e breve) l’esperienza giamaicana. La voglia di approfondire la conoscenza di quella mitica isoletta è ancora tanta e così, ieri sera, mi sono buttato su un film made in Jam suggeritomi da Depa.
“The harder they come” (Più duro è, più forte cade) è un film del 1972, diretto dal regista giamaicano Perry Henzell e interpretato da Jimmy Cliff. Si dice essere più famoso per la sua colonna sonora che "ha portato il reggae al mondo", ma è stato anche definito “il più influente film giamaicano e uno dei film più importanti dei Caraibi". Personalmente, penso sia una pellicola molto valida: attraverso l’appassionante storia di Ivan e dei personaggi che lo circondano, il regista offre un gran bello scorcio della Giamaica degli anni ’70.

Contro il muro di se stessi

13 febbraio, "Reggae Hostel", Kingston, Jamaica. Era tardi, ero stanco per il viaggio da Negril e tutto quello di cui avevo bisogno era un po’ di compagnia for “the last spliff”. Ho incontrato Paul, "personaggio", estimatore dell'espressionismo di Lang e compaesano di Fassbinder e Herzog, con il quale le passioni in comune si sono rivelate parecchie e su tutte quella per la Settima Arte. Ci siamo scambiati molte opinioni e il film tedesco che più mi ha caldeggiato è stato “La sposa turca” (t.o. "Gegen die Wand") di Fatih Akin, del 2004. Yah man! Gran bel suggerimento…

Solo qualche risatina

Terza e ultima puntata del Cinerofum volante. L’aereo è sempre il Miami- Londra. Dopo aver visto “Match Point”, il viaggio era ancora lungo, così mi sono buttato su un secondo film, seppur non mi ispirasse più di tanto, ma, come scritto nella recensione precedente, la scelta era limitata per la mancanza dei sub in italiano di molte pellicole che l’American Airlines proponeva.
“Come ti spaccio la famiglia” (Rawson Marshall Thurber – 2013) è risultata, come previsto, una classica commedia americana contemporanea con qualche pregio, ma un grosso limite…