Classic-new John Woo

Ieri sera, in sala Negri, Cinerofum vecchio stile, cenetta, compagnia e film. La prima è un taglierino panna e prosciutto (preparata da Elena, slurp) più insalatina, moretti e montepulciano a supporto; la seconda è il trio "Io, Elena e Matte"; il terzo è "A better tomorrow", pellicola del 1986, del regista cinese John Woo. Film d'azione dalle vesti hollywoodiane con riflessi orientali su temi quali l'amore paterno-fraterno e la lealtà; cose già viste? Quasi...
Per guardare questo tipo di polizieschi bisogna o essere appassionati o, comunque, deporre le armi del critico "Rompini". Ho scelto, forzatamente, l'ultima. Quindi prendo atto di questo cinema metà ironico metà (melo)drammatico, accompagnato da simpatiche musichette o struggenti sonate, roboante e duro nelle immagini, scattante ma ipnotico nel montaggio. Le sparatorie faranno sobbalzare i corpi, il sangue fuoriuscirà dalle orbite, ma i nostri eroi non perderanno mai l'aplomb, dirigendosi in maniera spavalda verso la prossima sequenza.
Ingredienti presi a prestito dal cinema americano, rimescolati però con spezie tutte asiatiche, che andranno a depositarsi, a loro volta, sul cinema su scala mondiale che verrà (pulp).
Personalmente, lungo la strada mi sono perso un po' (il nastro di che?), osservando con un sorriso i retaggi della classica recitazione orientale (scatto, stop, mossa, stop...alla Power Rangers, diciamo) e cercando, in mezzo a tutto quel bel fracasso, una scena che potesse annunciare la creatività del regista, rivelata col successivo "The killer"...(le pistole nascoste nei vasi? Allora meglio quella "Tenente? SBAM. No niente").
(depa)

1 commento:

  1. Due settimane dopo ho raggiunto il traguardo in solitario. Decisamente staccato dal gruppo e ultimamente un po’ in affanno, perso come sono tra 1854 sogni e pensieri, ma determinato nel non voler abbandonare l’amico cinema. E così eccomi anche su questa pellicola made in oriente sulla quale mi sono gettato curioso e convinto per amicizia nei confronti dei vecchi e del nuovo ‘rofumante, ma con qualche dubbio sul genere, non particolarmente apprezzato dal sottoscritto.
    Mi sono ricreduto. Questa pellicola è ben girata e le emozioni ben gestite e proposte. I personaggi accattivanti e complementari e le immancabili, per il genere, scene di mega sparatorie di gruppo, super esplosioni e sangue a fiumi sono ben realizzate e trasmettono la giusta dose di stupore e suspense.
    La storia prende forma ad un ottimo ritmo in costante aumento che conduce piacevolmente ad un finale sempreverde per il genere (il buono che arresta il cattivo che però nel frattempo era diventato buono).
    Un film di puro intrattenimento, ma di ottimo livello.

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