Piccolo Chomsky a fumetti


Appena tornato dalla "chiacchierata animata" imbastita dallo "Spazio Oberdan" questa sera. I due interlocutori sono il regista francese Michel Gondry (classe '63) e il mostro sacro della linguistica e della filosofia contemporanee, lo statunitense Noam Chomsky. "Is the man who is tall happy?" permette di addentrarsi per qualche metro nei complessi meandri del sapere del pensatore di Filadellfia (7  dicembre 1928), senza oltrepassare limiti troppo pericolosi.
Il tono dello scambio di battute è leggero, che nessuno si aspetti di risparmiare giorni e giorni di studio a capo chino, cavandosela con quest'ora e mezza di semplici e immediati disegni animati. Al più, a chi avrà voglia di sforzarsi, verrà offerta la possibilità di un fugace sguardo su quell'abisso formato dalle domande cui è preferibile non dedicarsi. Gondry, mi è parso palese, un po' emozionato, un po' (comprensibilmente) confuso, ne è uscito con qualche costola incrinata, relegato a sedersi sul banco di scuola a far scarabocchi "per tutti". Ma non era lui la star di questo ambizioso documentario. Bensì questo acuto studioso che pare acquistare gloria col passare degli anni. Chissà dopo l'ultimo.
(depa)

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