Estate in colonia

Ed eccoci al dente più dolente, la pellicoletta parrocchiale che non t'aspetteresti nei dintorni di Cannes. Il francese "Les combattants", contrariamente  a quanto suggerito dal titolo, prende di mira con armi giocattolo, finendo per incanalarsi nel genere sbarazzino della commedia rosa, al sapor di sit-com; col solo tenue pregio, da parte del giovane regista Thomas Cailley (alla sua terza opera), di mettere a nudo i ridicoli aspetti della sfera militare.
E all'inizio ci si poteva anche credere. Il protagonista non è un personaggio banale, in tensione tra due personalità opposte pronte a sbocciare. E nemmeno la sua controparte femminile, sino a quando aprirà bocca, non risulta così facile da inquadrare. Lo stile registico silenzioso regge sino a quando lo fa il racconto. Quando una nuova puntata (l'ultimissima!) di "College", o "Classe di ferro" se si preferisce, si palesa sullo schermo, non resta che restar seduti e aspettare la fine. La fotografia si fa ancor più "piccolo schermo" e i dialoghi s'appiattiscono su scambi prevedibili. Direi che il cinema antimilitarista dispone di calibri ben più potenti, senza il bisogno di simili lavoretti infantili.
Voto: 5.
(depa)

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