La luce rossa, la luce rosa...

Ieri sera intermezzo rosa all'interno della rassegna veneziana. Anche per rassicurare l'"Oberdan" (non che ne abbia bisogno) circa la mia fedeltà, mi dirigo stanco ma deciso verso la sala Merini, dove verrà raccontata, con taglio documentaristico, l'epopea delle gemelle Fokkens, veterane del noto quartiere a luci rosse della città sull'Amstel; "Meet the Fokkens", del 2012, di Gabrielle Provaas e Rob Schröder. C'è anche Elena con me, attirata da... !?
Lei non lo so; io dal fatto che, da qui viene la mia suddetta fedeltà, quando lo "Spazio" suggerisce qualcosa, raramente sbaglia direzione. Non è successo nemmeno questa volta, preciso subito, ma le emozioni non saranno quelle indelebili di altri documentari. C'è una finestra interessante su di un pianeta spesso demonizzato (checché se ne dica, storciamo il naso tutti, anche chi ci va...), ma tutto sfiorato con molta leggerezza, come a voler appunto assestare pennellate dai colori meno infernali (questa recensione, per puro caso, giunge proprio dopo un appassionante documentario). Perché, dopotutto, non ce n'è alcun bisogno; per ironia di questo mondo, il lavoro più vecchio del mondo è anche quello più afflito dal morbo dell'ipocrisia; vacci a capire, noi uomini.
Simpatiche le due sorelle; ma non rinunciate ad alcun appuntamento per loro; almeno, non adesso...
(depa)

Nessun commento:

Posta un commento