Pure lui c'avrebbe riso sotto...

Ma noi avevamo ancora un discorsetto in sospeso...non me ne sono dimenticato. Procediamo. Altro film francese a Venezia 2014: una commedia divertente, dal buon tocco, comicità coinvolgente e sguardo dolce verso una coppia di sfortunati, un po' (tanto) scapestrati, ed il mondo agrodolce che li circonda. "La rançon de la gloire", di Xavier Beauvois (classe 1967), intrattiene con leggerezza, senza puntare troppo in alto, portando a casa la pagnotta ma, a noi del 'Rofum (!), non basta, giusto?...
Anticipo che consiglio il film, magari non proprio ai più esigenti, ma la coppia di protagonisti e le gag cui daranno luogo merita di essere seguita. Entrambi bravi, disinvolti e immediatamente simpatici: il belga Benoît Poelvoorde e  il francese Roschdy Zem reggono sulle spalle e sui volti l'intera vicenda che, per quanto based on true story, non brilla certo per imprevedibilità. Il furto della bara in cui riposa Sir Charles Chaplin è una vicenda sufficientemente stravagante per essere raccontata, ma come vedrete poi conta il come. Ed invero Beauvois il suo lo fa; belle immagini lacustri; giusti i tempi che portano alla preparazione del piano diabolico; a suo agio anche tra gli angusti spazi di una roulotte o di una bettola. Però...(eh già, c'è un), la storia, non volendo né cadere da una parte (comico) né dall'altra (drammatico), resta lì, come uno dei dolci sorrisi dell'angelica apparizione Chiara Mastroianni, solleticando ma nulla più. Proprio da quando si attuerà il colpo, la pellicola rimarrà invischiata nella storia già capita, già prevista, commettendo, eh eh!, il grave errore di un finale che vorrebbe chiosare in maniera commovente, ma vi riesce cofusamente e melensamente. Era in concorso, impossibile assegnargli un premio. Ma ribadisco, pur senza pretese, un film che intrattiene con due volti davvero ben caratterizzati e personaggi ben equilibrati, immersi in una Svizzera '70 che pare sospesa tra le nazioni. Se proprio bisogna, si potrebbe anche dire che il film è una dedica nemmeno tanto velata a quel padre del cinema che fu Chaplin. Quindi va bene, mezzo voto in più, ma senza abusare.
Voto: 5 e 1/2.
(depa)

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