Scusate il ritardo. Per quanto riguarda la rassegna dedicata al cinema brasileiro, presentata qualche settimana fa allo "Spazio", vorrei ancora scrivere qualche parola sulla terza che ho avuto la fortuna di vedere. Buona sorte poiché il cinema brasiliano contemporaneo, adocchiato soltanto di striscio, dimostra buona tocco e altrettale spessore. "Hoje" è un filme del 2013, diretto da Tata Amaral, affermata regista paulistana classe 1960.Regista di spicco nel processo di rinascita del cinema brasiliano proprio degli anni '90, periodo da intendere come riallacciamento al Cinema Nôvo, sia per i temi sociali sia per l'impostazione che, oggi, potremmo approssimare colla locuzione low budget. In questo caso, un Kammerspiel politico molto intenso, con sperimentazioni visive e sonore originali quanto efficaci. Nei luoghi dei desaparecidos la memoria è una lama affilata che fa male, andando più a fondo, ad ogni minimo movimento. Ecco quindi, un film che vuole raccontarne una delle tante pagine, per nulla anonima, col nome della Persona Amata , forse Tradita, mai Dimenticata. Sovrimpressioni e proiezioni d'immagine che non sono state inventate dalla Amaral, men che meno, ma che, in questa chiave e, accostate al sonoro che accompagna l'infinita attesa di chi mai tornerà, assumono una potenza angosciosa. I due protagonisti sono in grado di caricarsi tutto il pathos sui volti genuini, compresa Denis Fraga, classe 1964, a quanto ho letto più scafata in commedie.
La classica manichea si fa particolarmente nebulosa. Anche perché chi davvero dovrebbe far luce ampia e diffusa, con giustizia, cultura e, appunto, memoria, al contrario o travisa, o tradisce o dimentica. Nebulosa ho scritto, facile e doveroso richiamare alla coerenza morale, ma lasciamolo fare a chi, almeno, c'era.
Proprio questi contrasti claustrofobici fanno da scenario-interno di questa pellicola interessante e impegnata, affinché l'elenco dei nomi non naufraghi in quello degli anni: 1998, 1999, 2000...
(depa)
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