Cetriolo?!

Due giorni fa, sempre in sala Uander, sono tornati i Fratelli Coen, Joel dietro la cinepresa, entrambi alla produzione e scrittura. Con "Il grande Lebowski", uscito nel 1998, i due registi statunitensi fecero un bel botto, rimbalzando sulle bocche di giovani e meno giovani, critici o scanzonati. In effetti, seguire le strambe vicissitudini (davvero uniche!) del "Drugo", è sempre un piacere...
Grandi narratori della "Settima", questi magici fratelli Joel ed Ethan; danzano sulle immagini e sulla scrittura, un po' dissacranti verso gli accademismi troppo ampollosi, un po' fedeli ad estetismi decisamente meno complessi, comunque suggestivi. Con il sonoro sapientemente mescolato, parte integrante di questo racconto che solletica, con trama folle, sequenze creative, gag riuscite, allestendo un'atmosfera che sfiora la filosofia, anche se sgangherata. Aggiungere un cast di prim'ordine può causare il prevedibile: Bridges, Goodman, Turturro, la Moore...coi loro personaggi iper caratterizzati, paradossalmente oscurano l'interprete dai connotati più marcati, Buscemi, un po' in ombra nel suo personaggio sconclusionato, alla lunga un po' vuoto. Che dire? Due ore di cinema che diverte molto, piace abbastanza.
(depa)

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