Rispetto per l'eterno Holden

Giovedì scorso, contro ogni previsione, proiezione in sala Valéry: "Salinger", documentario del 2013, realizzato dallo statunintense, classe 1972, Shane Salerno e incentrato sulla figura dello scrittore newyorkese Jerome David Salinger, quello de "Il giovane Holden", tanto per capirci. Personaggio avvolto da un'aura di mistero tutto da dipanare...

Mi starà sempre simpatico chi s'interessa di Salinger, giuro. Ma all'inizio di questo documentario, come sapientemente escogitato dal regista, la fastidiosa sensazione di rompere le cosiddette all'autore del libro che tutti ha scosso (creatore di quel "Giovane" che ci insegnò ad essere schivi, a porci dubbi), mi ha pervaso. Uno scrittore onesto e sincero, deluso, ferito da eventi e costumi che di apprezzabile, men che meno appassionante, hanno ben poco; viene proprio voglia di rispettare il suo isolamento.
Però, si metta nei nostri panni, l'ottimo Salinger. Un autore che dedica gran parte della propria esistenza ad entrare nella gloria dei letterati, può accettare che gli studiosi vadano a caccia di quei particolari che, spesso, soltanto possono dipingere il contorno preciso della sua poetica, del formarsi delle sue idee. E poi, caro J.D., alcune tue vicende sono davvero curiose (l'amore per Oona O'Neill, futura moglie di un certo Chaplin, tradito da un foglio di giornale; l'incrocio fatale con John Lennon), altre sono universalmente tragiche (guerra guerra guerra, D-Day, Ardenne, quasi trecento giorni di battaglie, attacchi e fughe, vero e cruento: poi lo sbarco nei campi di concentramento), impossibile voltarsi dall'altra parte. Tra queste, la costante delle delusioni e delle ingiustizie editoriali (in alcuni casi soggettive, in altri veri e propri accanimenti). Chiunque avrebbe barcollato. Salinger s'accasciò sui propri libri, senza bisogno di pietà.
Avanti ai tempi (chi, leggendo "Catch in the rye", non lo ambienta ai propri giorni?), ma non per questo pronto (o schiavo) ad entrare (accettare) in un mondo folle di denaro. L'intima onestà dell'autore, nella scrittura e nella vita privata (pur in un'apparente spinta libido: tante lettere, tutte sincere).
Abbiamo curiosato solo un po' e lo rifaremmo, poiché con le personalità per cui ne vale la pena, ogni passo è una crescita.
Fame degli inediti di Salinger: escono quest'anno.
27 Gennaio 2010: è tempo di allestire l'incoronazione.
(depa)

1 commento:

  1. Come se non fosse che ciascun libro, scritto da un autore di valore, nasconda, incorpori, rimandi ad una più o meno grande zona del suo intimo...

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