Stelle e scie da film

In aereo, oltre a tanti omini gialli e mostrini adunati, l'offerta cinematografica comprendeva anche "Senna", documentario del 2010 diretto dal londinese Asif Kapadia e dedicato a lui: l'Ayrton divenuto leggenda dell'automobilismo e idolo in una patria afflitta dalla miseria. Innalzatosi nell'Olimpo della F1, quindi schiantatosi laggiù, tra i tamburelli...

Epicomica in Madre Russia

Toh, all'invito in sala Valéry di ieri sera, a visione iniziata, ha risposto il buon Benza (Moretti, patatine e cioccolata, cena dei campioni). Non è stato un problema, per me ed Elena, visto che "Amore e guerra", sesta pellicola di Woody Allen datata 1975, potrebbe essere riavvolta altre decine di volte. Appartenente alla primissima fase della cinquantennale produzione artistica del newyorkese, è comicità Woody allo stato puro, slapstick intellettuale, ironia bizzarra e colta che non m'annoia mai.

1000 scemate!

Il Cinerofum ne ha fatte mille. Auguri. Nessuna festa è stata allestita. Ma la sala Valéry (a lei l'onore) s'è affrettata a recuperare un Truffaut. Un po' perché il 'Rofum al regista parigino è sempre stato affezionato ed era tempo che non si passava una serata assieme. Poi perché, a giorni, ci sarà la ricorrenza dei 10 anni dalla indigeribile scomparsa (fu il 3-Nov-2005) di un grande compagno di cinema (e Sampdoria), "impenitente cinefilo", cui devo molto. Bene, lui amava François Truffaut; quindi l'impegno del Cinerofum sarà quello di esplorarne l'opera, con passione. Nel 1972, "Mica scema la ragazza!" fu una linguaccia insolente...

Deja-vu con piacere

Due settimane or sono, prima di partire per la "Terra degli uomini liberi" (...), mi sono diretto verso l'Ariston per vedere se il regista statunitense Peter Bogdanovich, esperto in commedie brillanti, non avesse perso lo smalto e capire se il giudizio positivo del prof. Sini mi trovasse d'accordo...Due parole tardive, quindi, su "Tutto può accadere a Broadway", del 2014.

Tutti mostri

Torniamo ai gran film d'animazione passati sul minischermo del volo EY401 Bangkok-Abu Dhabi...Tutto sommato, "Hotel Transylvania", film d'animazione del 2012 (regia di Dženndi Tartakowskij, russo-statunitense classe '70), mi pare offrire un intrattenimento per piccini più sincero e meno artefatto, più classico e, forse per questo, a me più congeniale, rispetto all'altro campione d'incassi visto sul boeing. Grafica digitale semplice, mostri da tutte le parti e una morale linda e lustra.

"Era solo uno scherzo..."

La sala Valéry rientra in corsa. Ieri sera affiancata da François Ozon, presentatosi in cima a Salita San Francesco con in mano una sua celebre commedia noir del 2002: "8 donne e un mistero". La firma del regista parigino si staglia: le poliedricità sessuali affrontate con leggerezza, musicalmente, sulle acque torbide delle menzogne, avidità, meschinità di ciascuno, anzi, ciascuna.

Tutti bravi

Prima di tornare a parlare dei super film reperiti sugli ultimo Etihad da/per Abu Dhabi, penso che sia meglio buttar giù le impressioni raccolte ieri all'Altrove di piazzetta Cambiaso. Serata dedicata ad Ettore Scola. La prima pellicola, delle 18.30, è stata "Il commissario Pepe", del 1969, ambientata in una Vicenza avvolta da una nebbiolina che molto nasconde, alla faccia della Buon costume, e contrassegnata da un Ugo Tognazzi, sempre grandioso, particolarmente tormentato...

Va mini tutto, però...

In aereo l'ho fatto. Anche io ho visto i "Minions". D'ora in poi potrò parlare di cinema con tutti (campione d'incassi 2015, scalzato da un'altra "pietra miliare" dell'animazione). E non mi azzarderò a sostenere l'inconsistenza di questa nuova ondata di pellicole che paiono realizzate astutamente più per i genitori che per i loro bambini. Tanto bell'umorismo a poco prezzo che ci dia l'impressione: sia di occuparci con sentimento dei nostri bambini (il nostro bene più prezioso!), sia di andare ancora al cinema...

Raggi tra le sbarre

Scappo di qua, vado di là. Il Cinema mica si ferma. Figurarsi poi se il confuso Baracca si sente di consigliare un film visto di nascosto ("Qualche imperfezione ma veramente bello"). Volo al Sivori, a rincorrere quel dialogo cinematografico che devo costruirmi da me. Fortuna che "Mustang", diretto dalla giovane esordiente turca Denize Gamze Ergüven, si rivela in effetti una pellicola godibile, per contenuto e confezione.

Ber dimenticare

Ieri pomeriggio sono tornato agli Amici del Cinema di Via Rolando. In sala, oltre a Mino, è presente ancora una volta Yasujiro Ozu, giunto a Sampie per mostrarci il suo ultimo film. “Il gusto del saké” (1962) è una pellicola dolce amara sul trascorrere inesorabile del. Tra volti sorridenti, mani al bicchiere e barcollamenti, s’è ricorso ad ettolitri di alcolici per dimenticare il tempo, la solitudine e una sconfitta bellica i cui effetti minacciano di accelerare la disgregazione delle tradizioni nazionali.

Dobbiamo farne di strada, bimbi...

Serate pasoliniane. Teatro Altrove stracolmo. Tutti con Pasolini, quarant'anni dopo. "Comizi d'amore", del 1965, è un'inchiesta, svolta in giro per l'Italia, sul tema della sessualità. Risposte che la dicono lunga, silenzi e imbarazzi che dicono altrettanto. Si ride molto per l'innocenza e l'ignoranza che cinquant'anni fa attanagliavano la nostra società. Si piangerà altrettanto constatando che di passi in avanti, per molti versi, non se ne sono fatti.

"Buona sorte" Medea!

Ieri sera, saltato un appuntamento cinematografico con le tre P., mi son ritrovato con un Lars Von Trier. E per caso un sottile filo ad unire i due registi c'è stato: la tragedia "Medea". Infatti entrambi si cimentarono nella trasposizione cinematografica del testo euripideo. Quella del regista danese, datata 1988, ha travolto la sala Valéry, stendendo Barabba dopo una ventina di minuti (sonnambulo cronico) e lasciando me sbigottito, grazie alla forza e alla poesia delle immagini. Da vedere.

Mass action movie

Venerdì sera il trio delle stoviglie si è ricongiunto davanti all'Ariston, dove in programmazione è l'ultima Palma d'Oro, firmata dal regista parigino Jacques Audiard: "Dheepan" è un film delicato e avvincente, buon mix tra sentimento ed azione, abbraccio e cazzotto (a quanto pare, trademark dell'autore). Consigliato a tutti.

Tra 4 Mu.Ra.

Ieri sera, accodandosi alla processione nazionale per i 40 anni dall'assassinio di Pier Paolo Pasolini, la sala Valéry ha premuto play sul DVD "Ro.Go.Pa.G.", pellicola corale del 1963, che nacque da un'idea di Roberto Rossellini e coinvolse, oltre allo stesso, Jean-Luc Godard, Pasolini e Ugo Gregoretti. Versi più o meno pagani sugli effetti del consumismo.