Epicomica in Madre Russia

Toh, all'invito in sala Valéry di ieri sera, a visione iniziata, ha risposto il buon Benza (Moretti, patatine e cioccolata, cena dei campioni). Non è stato un problema, per me ed Elena, visto che "Amore e guerra", sesta pellicola di Woody Allen datata 1975, potrebbe essere riavvolta altre decine di volte. Appartenente alla primissima fase della cinquantennale produzione artistica del newyorkese, è comicità Woody allo stato puro, slapstick intellettuale, ironia bizzarra e colta che non m'annoia mai.

Guardando le nuvole passare, Boris Grushenko ci racconta il gran pantano in cui è finito senza spiegarsene le ragioni...Pantano sta per fucilazione e, visti i tormenti da lui patiti durante la sua rocambolesca esistenza, sarebbe potuto andare peggio (come piovere...).
Meno fisico e più verbale dei precedenti, sicuramente. Opera di transizione, verso la maturazione artistica che, più o meno, si cristallizzerà nei canoni tipici e riconoscibili del regista. Questo forse il motivo per cui "Love and death" ha un sapore unico (ma c'era già stato "Il dittatore...").
Cependant...consigliato sempre e a tutti, ricco cono gelato con infinite succulenti palline : "il vecchio e il giovane Grigorij" col loro indissolubile arcano...la "vedova sarda"..."io mi suicido e quello rilascia un'intervista!"...basta citazioni, ci vuole la cialda, e divorare il tutto. Unica controindicazione: non ridere troppo per non rischiare di farlo cadere (leggi: perdere la battuta successiva).
Pochi appunti, tutto da gustare.
(depa)

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