Tra 4 Mu.Ra.

Ieri sera, accodandosi alla processione nazionale per i 40 anni dall'assassinio di Pier Paolo Pasolini, la sala Valéry ha premuto play sul DVD "Ro.Go.Pa.G.", pellicola corale del 1963, che nacque da un'idea di Roberto Rossellini e coinvolse, oltre allo stesso, Jean-Luc Godard, Pasolini e Ugo Gregoretti. Versi più o meno pagani sugli effetti del consumismo.
Quattro frammenti dalla firma bene in vista. Il primo, "Illibatezza", mostra una meravigliosa Anna Maria di tutto questo mondo (da lontano potrebbe anche essere una perla di Bangkok, ma è la genovese Rosanna Schiaffino), un viso corpo da contemplare tagliato dalle linee d'ombra di una tendina di un hotel coloniale. C'è chi non resiste, in ogni tempo. La novità sta nell'insistenza di una certa produzione e ri- (la riuscita sequenza dell'amplesso filmico del maniaco inglese), moltiplicando i temi del doppio. Il secondo episodio, "Il nuovo mondo", racconta invece di un'Alessandra godardiana, incapace di comunicare alcunché (l'esplosione atomica a 120 km da Parigi è un mero pretesto). Lei ex-ama freddamente, scissa nel nucleo, passeggia lungo gli...come chiede quello stilista parigino del cazzo, soddisfatta di sé, poiché insoddisfatta dell'altro. Se "La Tour" può perdersi nelle nebbie (l'attesa che fece irritare i tre colleghi, per questa sequenza, fu ripagata), figurarsi i danni che può arrecare una bomba all'idrogeno alle relazioni inter-donna-uomo. Il terzo paragrafo è "La ricotta". Chi ha orecchie per intendere il mercato, sa la storia della passione sublime. Lo stomaco è il soffio che smuove la girandola; la traduzione dei metalinguaggi di ieri e di oggi (arti), risente dell'accento, della forza, della vita degli ultimi, che sono i più. La sacra umanità profana, cara al regista bolognese, trova composizione gioiosa e dolorosa. Ridete, ridete! Ma che c'avete da ride'?
Il quarto episodio, "Il pollo ruspante", è quello di più immediata lettura (sarà il preferito dal pubblico); il consumatore è "frustato" dai persuasori occulti della pubblicità (Packard) e il solito grande Tognazzi, in un moto di fuga e rivolta, scopre di essere ruspante e non d'allevamento, di non avere poi così bisogno di TV, Fiat 1800 ed ettari vista pineta. Giornata fortunata se non unica: anche la moglie, seppur piangendo, si libera dal maledetto Topo Gigio.
Corruzione di minori? Oltraggio alla religione? Dopotutto, il processo di maturazione è pur sempre in avanzamento. Bel lavoro che, sia Elena sia io, abbiamo apprezzato, col linguaggio di ciascuno.
(depa)

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