Ci siamo bevuti le isole

Ormai in vista della "Terra Indipendente del Siam", Elena ha proposto di fare un tuffo anticipato tra acque verdi e sabbie bianche, nonché uno "stacco", una fuga da tutto questo rumore... "The beach" (2000), il terzo film diretto dall'inglese Danny Boyle, emerse come film adolescenziale, eppure le sue rughe, suvvia, già gli donano!

Spiacevolezza

Intento a non cedere ulteriore terreno a quel mobile ikea davvero antipatico, ieri sera, dopo l'ennesimo scambio legnetto corto-lungo e l'ultima auto-cacciavitata palmare, ho preso il fugone verso gli Amici del Cinema di Via Rolando, a Sampie. L'occasione è quella di ritrovarsi nella flemmatica isola nipponica, immerso nel delicato cinema di Yasujiro Ozu: "Viaggio a Tokyo", del 1953, però, suona due melodie opposte, quella che avvicina i cuori e l'altra che, col passare degli anni, li allontana. Altro percorso nello squarcio generazionale tra genitori e figli.

Proprio 'na cazz'e situazione...

Ieri sera, 'Rofum in trasferta, anzi, in esplorazione spaziale. Al Corallo per una spedizione fantascientifica, assieme al Sini, destinazione l'ultimo film di Ridley Scott, "Sopravvissuto" (sottotitolo "The Martian"). Un solo parere, titubante, di Baraka, ben più avvezzo di me ai racconti fantastici: "la storia è bella, però…ehm...hkn...non m'è piaciuto"; mi fido, eppure…

Non godiamoci la serata

Una considerazione qui ("è di quelli per cui o ci entri dentro e lo apprezzi, altrimenti lo detesti"), un parere là ("no, non ci siamo"). Beh andiamo a vederlo questo "The Lobster", film diretto dal regista greco Yorgos Lanthimos,  classe 1973. Distopico ambizioso, l'esperta giuria di Cannes lo premia, alcuni imberbi grideranno al genio, io mi limito a.

The dark side of the Earth

Domenica di pioggia, quella di ieri. Si fa nera sull'ardesia dei tetti; ma non solo. Pure in sala Valéry è nera, densa, a coprir tutto: l'oro nero è male liquido, inchioda ali e soffoca cuori. Il californiano Paul Thomas Anderson, nel 2007, con "Il petroliere" ci raccontò la terrificante apparizione, in questo mondo di sopra, del nuovo demone neroblu, per millenni recluso nell'abisso della terra.

Storiella che fa puf

Col Cinema, ormai lo sappiamo, tutto può accadere. Si può uscire da una sala, entrare in un'altra e trovarsi a proseguire un certo discorso. In questo caso, la rilevanza che un musicista (o una band), possono avere sulla propria e sulle successive epoche (società). John Lennon (I Beatles) ha voce in questo capitolo. Il madrileno David Rodriguez Trueba, classe 1969, l'anno scorso realizzò un film su questo e altri temi, "La vita è facile ad occhi chiusi", pervaso da tanti buoni sentimenti...

Janis grida gioia e dolore

In questi giorni è nei cinema il documentario "Janis", diretto dalla californiana, classe '70, Amy Berg. Biografico dedicato alla sacra cometa del blues e del rock Janis Joplin. Un lampo che è il grido di profondo dolore misto a pazza gioia più potente. Devastante Joplin, voce sconvolgente, figura che lascia senza fiato. "Con un cuore così aperto", come quegli anni fantastici, fondamentali e rischiosi, lei stessa la prima travolta.

Delirium Mostel

Per quanto riguarda la rassegna "Non ci resta che...andare al cinema", organizzata al Cinema Cappuccini e dedicata "ai più grandi successi comici di tutti i tempi", il Cinerofum l’ha conclusa ieri sera. Per l'ultima visione marcata Mel Brooks, il quale esordì alla regia nel 1968 con il delirante "Per favore non toccate le vecchiette" è presente pure il prof. Sini, che alla fine della folle fiera, s'è divertito più di me...

Ahhhhhhhhh! (boh)

Nonostante il pezzo pregiato perso tra i due appuntamenti, ai "Cappuccini", la serata "Pantera Rosa" di ieri è continuata con "Uno sparo nel buio", del 1964. La coppia anglo-statunitense Sellers-Edwards compie il secondo passo assieme, altro strampalato poliziesco, ancor più folle e caotico e, forse per questo motivo, a parer mio più riuscito.

Edwards meets Sellers

Quella di ieri, ai "Cappuccini" non è stata solo "Blake Edwards" e tantomeno solo "Peter Sellers", bensì, ottenuta unendo con forza i detti elementi, è stata serata "Pantera rosa". Nella profumatissima sala io ed Elena scorgiamo un ricciocchialuto: è Barabba. Che anche lui abbia avuto voglia di riparare sotto un cinema che fu? Ad ogni modo, "La Pantera Rosa", del 1963, qualche rughetta la mostra...

Cuori e macerie sotto i mortai

Ultimissima Varigotti, pervasa di Hugo caldo mai soffocante, di bimbi euforici piemontesi e di lumbard dal frisbee assassino. In sala Valéry un film è la degna conclusione. Roba leggera, Elena docet. Il DVD è lì da un po'...e allora rivediamolo, "Il nemico alle porte" (2001), film del francese Jean-Jacques Annaud, che narra le eroiche gesta, in una Stalingrado epocale, di un cecchino innamorato.

Tutti contro uno e tutti

Qualche settimana fa, in sala Valéry, è stato proiettato un documentario la cui trattazione, ahimé porca bigotta, rimane costantemente attuale. Il conflitto israelo-palestinese. Un mondo, lì dentro; anzi, un inferno. Oliver Stone, nel 2003 provò a mostrarne alcuni aspetti. Ostinato, ingenuo, concreto, presuntuoso: in "Persona non grata" (questo il titolo originale) emergono sia il carattere di alcuni dei  protagonisti di questa messa in guerra assassina, sia, appunto, quello del regista.

Meglio la prima

Ieri sera, ai "Cappuccini", è stata la volta del remake di un film che, qui al 'Rofum, raccolse applausi e tripudi. Ma con tutto il bene che si può volere al re della risata, Mel Brooks, questo "Essere o non essere", da lui interpretato e prodotto nel 1983, sfiora soltanto col gesto distante del tributo: inarrivabile il touch del maestro.

The cockoo clock...

In questi giorni è stato riproposto, in versione remastered, un classico giallo diretto nel 1945 dall'inglese Carol Reed (1906-1976): "Il terzo uomo", tratto da Graham Green, mostra l'intreccio semplice dei racconti di questo celebre autore e la messa in scena ricercata del regista. Un bianco e nero un po' gotico accompagnato da ritornelli scanzonati...molto inquietanti.

Far Sardinia

Finita l'estate, ed è una notizia così così, ricomincia la stagione del cinema in pellicola all'Altrove, ed è una notizia meravigliosa. Ieri, come antipasto, è stato servito un Mario Monicelli all'esordio come solista alla regia: "Proibito", del 1954, ha davvero qualcosa di un film Western Carasau (o Cannonau per i figli di Bacco).

Al cuor non si spiega

Ieri sera, pareggio coi nerazzurri acquisito, non è restato altro da fare che sedersi davanti al Cinema. Intendo in sala Valéry, intendo dinanzi ad un film. D'autore. Il regista di Filadelfia, Sidney Lumet, torna sul 'Rofum con un film carico di pathos, declinato questa volta nella fiamma distruttiva della Gelosia: "Uno sguardo dal ponte", 1962. Con Barabba svenuto coi titoli di testa, solo io ed Elena a seguire la tragica fine di Eddie Carbone.