Niente lardo, solo zampino

In seconda serata, l'"Apocalypse '50s", in programmazione all'"Altrove", ha portato sullo schermo un altro celebre classico dell'horror-fantascientifico, diretto dallo statunitense Jack Arnold: "Radiazioni BX: distruzione uomo" (1957, t.o. "The incredible shrinking man") è un'avventura verso l'infinitesimale, un azzardo alle dimensioni a noi note, uno scherzo pauroso, un incubo gigantesco che, dopo quasi sessant'anni, non accenna a rimpicciolire.

"Universal International presents" e pare proprio una bella giornata di "vacation" per mister Carey. Sdraiato sullo yacht a guappeggiare con la sua bionda, "vammi a prendere una birra, ghiacciata!". "Stavo tantobbene" direbbe il Taigher... Ma un'inquietante nuvola lascerà misteriosa polvere di stelle che tutto cambierà. Tesoro, Louise, ti si è ristretto il ragazzo. Il povero Carey inizierà a sfogliare le pagine della propria sfortuna (avete intuito, vero?, l'atroce dubbio che gli è venuto dopo aver baciato la moglie?), sì tante che non le avreste mai dette.
Arnold sta attento a costruire una vicenda credibile, scivolando su qualche buccia, invero esilarante, come la comica dell'anello nuziale (la sala, a ragione, è scoppiata), ma riuscendo nell'insieme a tenere alta la suspense. Perché, se i risolini in sala si sprecano nel vedere Scott che occupa mezzo cuscino di divano e impugna una cornetta telefonica gulliveriana, sono già meno quelli generati dalla visione dell'orribile aracnide peloso. Se gli anni possono spingere qualcuno a ridere per l'apparente ingenuità di alcuni effetti, in altri caso restano impotenti. Soprattutto nelle sequenze core: il protagonista che, ormai messo alle strettissime, in una casa delle bambole, è alle prese col gatto...è una sequenza che regala emozioni forti, per nulla oltre alla data di scadenza.
(depa)

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