Mica è facile

Tra le varie incursioni subite dalla sala Valéry nelle scorse settimane, c'è stata quella di Nanni Moretti, ripresentatosi ai nostri appuntamenti, assieme ad Elena, Zippino e me, con appresso il suo "La messa è finita", del 1985. E' sempre piacevole seguire il simpatico ed insopportabile Nanni anche nelle improbabili vesti di un prete sagace e inopportuno.

Mitico, già sfrontato, Nanni. Sbarbatello da prendere a schiaffi per come centra il bersaglio, ma con sprizzi gioiosi, isterie giocose, è un don ingenuo e preoccupato. Tutto attorno a sé pare dannatamente più complicato, ma più affascinante e vero, di quanto si vorrebbe cantare.
Con qualche sdolcinatezza poco giustificata (il ritorno a casa, con l'ingresso nella propria stanza, o le vasche in piscina del piccolo Astrid...), poiché non strettamente necessaria ad esprimere il senso della memoria o della nostalgia, ma tutto sommato immersa in abbondante soluzione cinica ed ironica, imprescindibile in questo film che appartiene alla "coda" del primo Moretti. Cinismo smorzato nel finale da un commovente ed un liberatorio commiato. Una speranza che verrà poi mantenuta nei restanti film del regista di Brunico: quando si dice che invecchiare renda più buoni.
Divertente in primis, successivamente si può arzigogolare un po' sulla nostra ritardataria società, tra relazioni ormai perse, irraggiungibili.
(depa)

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