Beata Innokentia

Forse avendo visto gli USA mettere in campo l'artiglieria atomica, ieri sera, nella fredda sfida del lunedì all'"Altrove", l'URSS ha deciso di non affrontare gli avversari sullo stesso piano e, con una mossa strategica degna di uno scacchista russo, di colpire di sorpresa, virando verso la Foce del Surreale, così da disporre dei vantaggi dell'Altopiano del Grottesco. "L'incredibile signor Detockin", diretto nel 1966 dal sovietico Eldar Rjazanov, entra di diritto nei film comici che guarderei sempre, a testa in giù, assurdamente.

Parrebbe un poliziesco scanzonato, ma tzu tzu, no. Non è soltanto ambientato dove e quando "capitalista!" era un insulto da incidere su fiammanti automobili (in effetti, ad oggi, basterebbe questo lato comico). C'è di più. La folle bellezza di questa pellicola sta nelle altrettali smorfie del suo protagonista, Innokentij Smoktunovskij ("il re degli attori sovietici", a quanto pare), e dal taglio donatole da questo regista per me quasi sconosciuto (scomparso proprio un anno fa). Rjazanov che, con la disinvoltura degna dei montatori ex-sovietici, è riuscito a dare velocità e ironia a questa pellicola che scherza i polizieschi, richiama gli slapstick, quindi se ne frega e col sorriso ebete si avvicina ad un'altra maniglia...chicchetta da assaggiare.
(depa)

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